IVA non scorporabile a seguito delle indagini finanziarie
I ricavi presunti non possono ritenersi già comprensivi dell’imposta sul valore aggiunto
La Corte di Cassazione, con la pronuncia n. 16471 dello scorso 18 giugno 2025 ha sancito che in sede di accertamento analitico-induttivo derivante dalle movimentazioni bancarie non giustificate, i ricavi presunti non possono ritenersi già comprensivi dell’IVA.
Pertanto, è stata ritenuta corretta la decisione del giudice di merito che ha rigettato il motivo di ricorso secondo cui l’IVA avrebbe dovuto essere scorporata dagli importi presunti.
Varie volte la giurisprudenza di merito (C.G.T. II Liguria 14 febbraio 2025 n. 122/2/25, C.G.T. II Lazio 19 febbraio 2024 n. 1109/12/24) è giunta a conclusioni opposte, richiamando un precedente della Corte di Giustizia, ovvero la sentenza 1° luglio 2021 relativa alla causa C-521/19.
La questione è stata ora analizzata ex professo dalla Corte di ...
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