Dalla Consulta un monito per il legislatore sulla riforma degli aggi
Pur dichiarando inammissibile la questione, la Corte Costituzionale sottolinea l’urgenza di un intervento
Dichiarata inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 17 comma 1 del DLgs. 112/99, recante la disciplina dell’aggio sulla riscossione delle entrate pubbliche, ma con un forte invito al legislatore a non rimandare più la riforma del sistema.
È quanto si ricava dalla sentenza n. 120 depositata ieri dalla Corte Costituzionale.
La disposizione censurata, applicabile ratione temporis, disponeva che “[l’]attività degli agenti della riscossione è remunerata con un aggio, pari al nove [otto] per cento delle somme iscritte a ruolo riscosse e dei relativi interessi di mora e che è a carico del debitore: a) in misura del 4,65 per cento delle somme iscritte a ruolo, in caso di pagamento entro il sessantesimo giorno dalla notifica della cartella. In tal caso,
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