Il Tribunale valuta la fattibilità giuridica degli accordi di ristrutturazione
Non del tutto chiaro è invece l’ambito di indagine del professionista indipendente che ha subito, col Codice della crisi, una progressiva riduzione
Il “travaso” di norme dalla disciplina fallimentare a quella recata dal Codice della crisi (CCII) interessa anche i lineamenti dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, per i quali l’art. 57 comma 4 CCII dispone ora che la domanda sia corredata, tra gli altri, da una relazione, sempre demandata a un professionista indipendente, che attesti “la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano”, nonché l’idoneità dell’accordo e del piano ad “assicurare l’integrale pagamento dei creditori estranei nel rispetto dei termini di cui al comma 3”.
Contenuto, almeno apparentemente, rafforzato rispetto alla speculare norma dell’art. 182-bis del RD 267/42 (che prevedeva di attestare, oltre all’attuabilità dell’accordo,