La misurazione automatica della solvibilità deve rispettare la privacy del cliente
Per Assonime il sistema di tutela rafforzato voluto dalla Corte Ue ha importanti ripercussioni sulle imprese
Il Caso Assonime n. 1/2024, pubblicato ieri, esamina la sentenza 7 dicembre 2023, resa nella causa C-634/21, con la quale la Corte di Giustizia Ue si è espressa a favore della riconducibilità dell’attività di credit scoring, svolta da una società terza per conto di un intermediario finanziario autorizzato, alla nozione di “processo decisionale automatizzato relativo alle persone fisiche” di cui all’art. 22 § 1 del Reg. Ue 2016/679 ;(GDPR).
Come ricordato da Assonime, il credit scoring consiste nella misurazione della solvibilità creditizia di un soggetto (consumatore o impresa di piccole dimensioni) realizzata in via automatizzata, sulla base dell’elaborazione di dati che consentono di formulare una valutazione prognostica circa la sua futura capacità di onorare ...