ACCEDI
Martedì, 20 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Le distrazioni chiariscono il dolo della bancarotta documentale

La Cassazione si sofferma, tra l’altro, sulle possibili correlazioni tra diverse fattispecie di bancarotta

/ Maurizio MEOLI

Venerdì, 24 maggio 2024

x
STAMPA

download PDF download PDF

La Cassazione, nella sentenza n. 16115/2024, ha ricapitolato una serie di principi in materia di reati fallimentari di cui appare opportuno dare conto.

Si ricorda, innanzitutto, come, ai fini dell’integrazione del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, da un lato, non sia necessaria l’esistenza di un nesso causale tra i fatti di distrazione e il successivo fallimento e, dall’altro, rilevi il dolo generico, per la cui sussistenza non è necessario che l’agente abbia consapevolezza dello stato di insolvenza dell’impresa, né che abbia agito allo scopo di recare pregiudizio ai creditori, essendo sufficiente la consapevole volontà di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa da quella di garanzia delle obbligazioni contratte.

Quanto alla bancarotta fraudolenta ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU