ACCEDI
Lunedì, 16 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Con importo delle fatture incongruo ma versato non c’è dichiarazione fraudolenta

La Cassazione, tuttavia, avvisa che non sempre e necessariamente ciò si presenta penalmente irrilevante

/ Maurizio MEOLI

Sabato, 6 luglio 2024

x
STAMPA

download PDF download PDF

La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 26520, depositata ieri, ha affermato che l’utilizzo in dichiarazione di fatture emesse in relazione a operazioni nelle quali i beni (o i servizi) indicati corrispondono a quelli ceduti (o forniti), pur recando un prezzo incongruo ma effettivamente corrisposto, non integra la fattispecie di cui all’art. 2 del DLgs. 74/2000 (dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti).

Nel caso di specie, una snc familiare, produttrice e venditrice di vini di pregio, utilizzava nella dichiarazione IVA relativa al 2012 due fatture per l’acquisto di uva, emesse da una società semplice riconducibile alla medesima famiglia, per un importo complessivo di oltre 1.200.000 euro, corrispondendo un prezzo al chilogrammo decisamente ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU