Il costo per le «Pagine gialle» si deduce nell’anno di pubblicazione
Secondo la Cassazione n. 20719/2024 è irrilevante la permanenza pluriennale nell’elenco
Con la sentenza n. 20719, pubblicata ieri, 25 luglio 2024, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito all’imputazione temporale, nell’ambito del reddito d’impresa, dei costi sostenuti per l’inserimento in elenchi pubblicitari.
Nel caso di specie (avente per oggetto il periodo d’imposta 2007), l’Agenzia delle Entrate aveva ripreso a tassazione, tra l’altro, spese di pubblicità, consistenti nell’inserimento del nome della contribuente nell’elenco delle “Pagine gialle” della SEAT.
Secondo la C.T. Reg., tali spese erano state correttamente ricalcolate, in quanto ritenute in parte non di competenza dell’esercizio 2007, avuto riguardo alla durata biennale dei relativi contratti.
Dalla lettura della sentenza si desume, in ...