Esperienza, preparazione e competenze contano per la legittimità del cambio di mansioni
Non può farsi riferimento alle sole classificazioni individuate dalla contrattazione collettiva
In tema di demansionamento, la classificazione del personale contenuta nei diversi contratti collettivi e assunta quale parametro di riferimento per valutare la legittimità del provvedimento di modifica delle mansioni dall’art. 2103 c.c. non può, comunque, consentire al datore di lavoro di mortificare il valore della professionalità del lavoratore, che è rappresentato non soltanto dal suo inquadramento contrattuale ma anche, e anzi in misura equivalente, dall’esperienza, dalla preparazione e dalle competenze maturate nel corso degli anni.
Così si è pronunciato il Tribunale di Chieti con una sentenza del 12 novembre 2024.
Il caso di specie originava da un ricorso presentato da un lavoratore – responsabile di un centro commerciale – dopo un trasferimento di sede, nei confronti della ...
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