Contribuzione minima INPGI per i liberi professionisti anche a rate
Il versamento potrà essere effettuato in tre rate con scadenza 31 maggio, 30 giugno e 31 luglio, oppure in unica soluzione entro il 31 luglio
I giornalisti libero professionisti possono versare la contribuzione minima all’INPGI anche in tre rate scadenti entro il 31 luglio 2025.
Lo ha reso noto lo stesso Istituto con la circolare n. 4/2025, accogliendo la richiesta di numerosi iscritti che avevano evidenziato l’esigenza di prevedere un pagamento dilazionato degli importi minimi.
Si ricorda che sono tenuti al versamento del contributo minimo annuale tutti i giornalisti iscritti all’INPGI che nel corso dell’anno 2025 abbiano svolto o abbiano in corso lo svolgimento di attività giornalistica in forma autonoma.
Per l’anno 2025, l’importo del contributo minimo ordinario è 426,40 euro, determinato dalla somma di 301,05 euro di contributo soggettivo, 100,35 euro di contributo integrativo e 25 euro di contributo di maternità.
Sono poi previste specifiche agevolazioni contributive in favore di nuovi iscritti e pensionati.
Nel primo caso, sulla base di quanto previsto dall’art. 3 del Regolamento INPGI, per i giornalisti con un’anzianità di iscrizione all’Ordine professionale fino a 5 anni il contributo minimo è ridotto al 50%. Per determinare la spettanza dell’agevolazione è necessario fare riferimento alla data del 31 luglio 2025 e alla data di iscrizione all’Ordine (elenco professionisti, registro praticanti e/o elenco pubblicisti). Di conseguenza, per l’anno 2025, ai fini dell’accesso alla riduzione del 50% della contribuzione minima, gli assicurati devono risultare iscritti all’Ordine dei giornalisti con decorrenza successiva al 31 luglio 2020.
Per tali soggetti la contribuzione minima 2025 è di 225,71 euro, determinato dalla somma di 150,53 euro di contributo soggettivo, 50,18 euro di contributo integrativo e 25 euro di contributo di maternità.
Nel secondo caso, invece, per gli iscritti che risultino già titolari di un trattamento pensionistico diretto la contribuzione dovuta viene determinata con un’aliquota non inferiore al 50% di quella ordinaria. Pertanto, per i giornalisti che alla data del 31 luglio 2025 risultino già pensionati il contributo soggettivo minimo dovuto sarà pari al 50% di quello ordinario (art. 18 comma 11 del DL 98/2011). Sul punto, con la circolare in commento, l’INPGI ha precisato che l’eventuale titolarità di trattamenti pensionistici a favore dei superstiti (pensioni di reversibilità e/o indiretta), gli assegni previsti a favore dei ciechi e degli invalidi civili, nonché le varie indennità e prestazioni di accompagnamento alla pensione, non danno luogo alla riduzione del contributo minimo.
Per tali soggetti la contribuzione minima 2025 è di 275,88 euro, determinato dalla somma di 150,53 euro di contributo soggettivo, 100,35 euro di contributo integrativo e 25 euro di contributo di maternità.
Come accennato, la novità principale riguarda le modalità di versamento e, più nel dettaglio, la possibilità di versare anche a rate e non più solo in unica soluzione. Il versamento potrà essere infatti effettuato:
- in unica soluzione entro il 31 luglio 2025;
- ovvero in 3 rate mensili consecutive a partire dal mese di maggio (31 maggio, 30 giugno e 31 luglio).
Ad esempio, il contributo ordinario di 426,40 euro potrà essere versato in unica soluzione entro il 31 luglio 2025, oppure in tre rate con i seguenti importi:
- 142,13 euro, la prima rata (scadenza 31 maggio);
- 142,13 euro, la seconda rata (scadenza 30 giugno);
- 142,14 euro, la terza rata (scadenza 31 luglio).
Il pagamento dei predetti contributi, sia in unica soluzione che ratealmente, dovrà essere eseguito con il modello F24/Accise, che dovrà essere compilato indicando, quale contribuente, i dati anagrafici e il codice fiscale del giornalista interessato (non è ammesso il versamento da parte di soggetti diversi) ed utilizzando i seguenti codici:
- Ente = P;
- Provincia = (lasciare vuoto);
- Codice tributo = G001;
- Codice identificativo = 22222;
- Mese = 01;
- Anno di riferimento = 2025.
In alternativa, qualora il giornalista non si trovasse nelle condizioni di poter utilizzare il modello F24/Accise, è possibile effettuare il versamento mediate bonifico bancario.
Si ricorda, infine, che non sono tenuti al versamento del contributo minimo i giornalisti che nel 2025 svolgono l’attività esclusivamente nell’ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (in questo caso gli adempimenti sono a carico del committente) e coloro che alla data del 31 luglio 2025 non abbiano svolto alcuna forma di attività giornalistica autonoma e che entro la fine del 2025 presumono di non svolgere alcuna attività giornalistica. In entrambi i casi è necessaria l’apposita comunicazione all’INPGI circa le modalità di svolgimento della professione, nel primo caso, e della cessata attività, nella seconda ipotesi.
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