La riammissione alla rottamazione-quater non salva il CPB
La rateazione deve essere in corso di regolare pagamento
La decadenza dalla rateazione di un debito tributario di importo superiore a 5.000 euro determina il venir meno del concordato preventivo biennale (CPB), a prescindere dalla possibilità di beneficiare di ulteriori rateazioni. Questo il chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 176, pubblicata ieri.
La situazione debitoria del contribuente è un elemento da valutare ai fini dell’adesione al CPB.
Il comma 2 dell’art. 10 del DLgs. 13/2024 infatti impedisce l’accesso al CPB se, con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli a cui si riferisce la proposta, risultano debiti maturati in anni precedenti per tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate o debiti contributivi definitivamente accertati con sentenza irrevocabile
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