Pensioni: i comuni devono inviare all’INPS i dati su morti e matrimoni
ROMA - L’INPS torna a chiedere ai comuni di trasmettere, entro due giorni dall’evento per via telematica, i dati sui matrimoni e le morti per poter intervenire sulle pensioni eliminandole o trasformandole in assegni di reversibilità. Nella circolare n. 40 del 18 marzo 2010, il direttore generale dell’Istituto, Mauro Nori, chiede alle direzioni generali dell’INPS di “assumere ogni utile e opportuna iniziativa nei confronti dei comuni di competenza per i quali siano presenti aspetti di criticita” e di “effettuare uno stretto monitoraggio della situazione”.
I comuni che non hanno trasmesso i dati all’INPS per via telematica (così come previsto dalla legge) nel corso del 2009 sono circa 240. La legge prevede in caso di comunicazione non tempestiva e corretta una sanzione pecuniaria per il responsabile dell’ufficio anagrafe del comune da 100 a 300 euro.
Una ulteriore conseguenza della ritardata trasmissione - si legge nella circolare - è “la possibile configurazione di una responsabilità per danno erariale in capo al responsabile del procedimento”. (Ansa)