Studi di settore: accertamento legittimo senza prove contrarie del contribuente
La Cassazione conferma che il contribuente deve dar conto delle ragioni che lo escludono dall’applicabilità di studi e parametri contabili
È legittimo l’avviso di accertamento basato sui parametri contabili (e sugli studi di settore) se il contribuente non adempie al proprio onere probatorio dando conto delle ragioni che lo escludono dall’applicabilità dei predetti strumenti di determinazione del reddito.
È questo il principio che si ritrae dall’ordinanza n. 15905 depositata ieri, 6 luglio 2010, dalla Corte di Cassazione, la quale si allinea all’orientamento fatto proprio dalle Sezioni Unite del medesimo organo con le sentenze n. da 26635 a 26638 depositate il 18 dicembre 2009.
La vicenda da cui origina il provvedimento prende le mosse dall’impugnazione di una sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Toscana in tema di accertamento in base ai parametri contabili, che aveva stabilito: ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41