Non imponibilità IVA a rischio per le esportazioni congiunte
Il mutato regime territoriale delle lavorazioni rende più difficoltosa, per il cedente, la prova dell’esportazione
Dal 2010, per effetto delle nuove regole territoriali introdotte dal DLgs. n. 18/2010, le prestazioni di lavorazione relative a beni mobili sono attratte a tassazione nel Paese di stabilimento del committente, se soggetto passivo. Le stesse, quindi, ove rese a favore di committenti extracomunitari, non si considerano più territorialmente rilevanti in Italia, per cui non possono beneficiare della non imponibilità prevista dall’art. 9, n. 9), del DPR n. 633/1972.
Il mutato regime territoriale ha effetti anche sul trattamento IVA delle esportazioni c.d. “congiunte”, riguardanti i beni lavorati in Italia per conto del cessionario non residente.
In base all’art. 8, comma 1, lett. a), del DPR n. 633/1972, il beneficio della non imponibilità previsto per le esportazioni dirette ...
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