«Redditometro»: prova contraria sull’acquisto degli immobili
L’elargizione del familiare e l’acquisto devono essere contemporanei
L’accertamento sintetico, che può essere fondato sul “redditometro” o sulla “spesa per incrementi patrimoniali”, può derivare da determinati indici di spesa, tra i quali riveste sicuramente importanza l’acquisto di un immobile ad opera del contribuente. La prova contraria può concretizzarsi in elargizioni dei familiari, ma, per essere persuasiva, è necessario che i prestiti dei familiari e l’acquisto dell’immobile siano pressoché contemporanei.
Così, la Corte di Cassazione (sentenza 21661 di ieri) ha rigettato il ricorso del contribuente, confermando la sentenza della Regionale, ove i giudici avevano rilevato che “la cessione di azienda [ndA familiare] che avrebbe finanziato l’acquisto immobiliare era avvenuta oltre 14 mesi dopo l’acquisto
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