Il TCF va personalizzato per contrastare il rischio fiscale
L’impresa ha l’obbligo di integrare lo standard dell’Agenzia con i processi, le attività e i rischi che caratterizzano la propria organizzazione interna
Il “nuovo” regime di adempimento collaborativo e, in particolare, la costruzione del tax control framework (TCF) si caratterizza per il passaggio da un modello aperto a un modello standard certificato. La maggiore standardizzazione del modello, e la sua certificazione, è dipesa essenzialmente dall’ampliamento del numero di soggetti potenzialmente interessati e dai maggiori effetti premiali previsti dalla legge. Si tratta tuttavia di una standardizzazione relativa, nel senso che, come più volte affermato nelle linee guida dell’Agenzia delle Entrate, il TCF deve comunque essere personalizzato per adeguarlo alla specifica realtà organizzativa e di business.
Uno dei segnali più evidenti di tale personalizzazione è la matrice dei rischi fiscali di adempimento: il minimum standard
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