L’affidamento illegittimo del servizio di riscossione può annullare l’accertamento
Il giudice tributario può esercitare il potere di disapplicazione
In base a quanto previsto dall’art. 52 comma 5 lett. b) del DLgs. 446/97, le Province e i Comuni possono affidare a terzi, anche disgiuntamente, l’accertamento e la riscossione dei tributi e di tutte le entrate locali. Le relative attività sono affidate nel rispetto della normativa dell’Unione europea e delle procedure vigenti in materia di affidamento della gestione dei servizi pubblici locali.
Tuttavia, nell’ipotesi in cui la procedura di affidamento violi le norme di evidenza pubblica, il contribuente potrebbe sfruttare strumenti di tutela che lo pongano al riparo da atti illegittimi.
La norma di riferimento è l’art. 7 comma 5 del DLgs. n. 546/92. Esiste, infatti, nell’ordinamento tributario il potere in capo al giudice tributario di disapplicare gli atti ...
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