Finanziamenti più alti delle fatture sono indice di evasione
Per la Cassazione, il divario fra i due importi è un elemento di cui il giudice tributario deve tenere conto per motivare adeguatamente la sentenza
Il giudice tributario deve tener conto, nella sua decisione, dell’esistenza di un gap tra l’importo fatturato per la vendita di un bene e l’ammontare del finanziamento richiesto dall’acquirente per comprare, appunto, tale bene. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21455 del 17 ottobre 2011.
Il caso devoluto alla cognizione dei Supremi Giudici riguarda una srl in liquidazione, che vendeva motoveicoli. La Guardia di Finanza aveva sottoposto a verifica la società, rilevando che la stessa operava sistematicamente una sottofatturazione delle vendite, attraverso l’esposizione in fattura di corrispettivi inferiori a quelli risultanti dai finanziamenti accesi dai clienti della società per l’acquisto dei motoveicoli ceduti.
La srl aveva impugnato ...
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