Stock lending alla prova dell’abuso di diritto
Non uniformi le posizioni dei giudici di merito sul meccanismo elusivo che sarebbe alla base di tale contratto, costituito da un prestito di titoli azionari
La notorietà del singolare contratto di “stock lending” si è diffusa nel 2010, quando l’Agenzia delle Entrate, con l’operazione d’intelligence denominata Ri.sco, aveva scovato, nel giro di pochi mesi, numerose società italiane, che, ricorrendo a tale contratto, avevano sottratto al Fisco oltre 300 milioni di euro.
Il meccanismo elusivo è abbastanza complicato e si è sviluppato in diverse varianti, ma generalmente si configura come un prestito di titoli azionari a favore della società italiana da parte di una società solitamente dell’Est europeo, che detiene una partecipazione in una società residente a Madera, noto territorio a regime fiscale privilegiato. La società italiana, a fronte di tale prestito, si impegna a corrispondere a quella dell’Est europeo ...
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