ACCEDI
Venerdì, 20 giugno 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Va disapplicato il condono per gli omessi versamenti IVA

L’art. 9-bis della L. 289/2002 contrasta con il diritto comunitario, in quanto comporta una rinuncia alla riscossione del tributo

/ Alfio CISSELLO

Venerdì, 25 maggio 2012

x
STAMPA

download PDF download PDF

Mediante la sentenza 8110 depositata in data 23 maggio, la Suprema Corte è tornata ad occuparsi dei condoni IVA, nello specifico della loro compatibilità con l’ordinamento comunitario.

Il caso in oggetto riguardava l’art. 9-bis della L. 289/2002, ovvero la definizione degli omessi versamenti, più precisamente il diniego di condono opposto dall’Ufficio. Il ricorso avverso quest’ultimo atto è stato rigettato, proprio in ragione del fatto che le sanatorie della L. 289/2002, se relative all’IVA, devono essere disapplicate.

Tutto, come oramai noto, trae origine dalla sentenza Corte di Giustizia UE 17 luglio 2008 causa C-132/06, resa a seguito di procedura di infrazione, che aveva sancito che gli artt. 8 e 9 della L. 289/2002 contrastano con gli artt. 2 e 22 della VI direttiva ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU