Il professionista-studente «evita» l’accertamento parametrico
La Cassazione ha ribadito che tale accertamento standardizzato non integra di per sé una presunzione semplice qualificata idonea a legittimare l’avviso
È nullo l’avviso di accertamento fondato sull’applicazione dei parametri nei confronti di un professionista che, nel corso dell’anno oggetto di controllo, abbia sostenuto degli esami universitari, sottraendo, quindi, tempo all’attività professionale. È quanto si desume dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 6234 di ieri, 13 marzo.
La fattispecie accertativa è quella tipica del controllo parametrico di cui all’art. 3, commi 181 e 183 della L. 549/1995, utilizzata prima dell’avvio degli studi di settore quale metodologia di accertamento standardizzato. Dall’applicazione di tali parametri nei confronti di un geometra, era derivato un reddito accertabile superiore a quello dichiarato.
Invitato al contraddittorio, il professionista dimostrava – libretto ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41