Affitto d’azienda, canoni ad imponibilità variabile
Rileva la qualificazione del concedente e del complesso organizzato trasferito
Il regime fiscale dei canoni d’affitto è determinato dalla natura del concedente, a seconda che si tratti o meno dell’imprenditore individuale che loca l’unica azienda: in caso affermativo, tale soggetto perde momentaneamente la qualifica di soggetto commerciale, e la corrispondente partita IVA è sospesa (salvo cessazione), con l’effetto che tali fitti sono esclusi dal campo di applicazione del tributo sul valore aggiunto, rientrando, quindi, in quello dell’imposta di registro proporzionale, nella misura del 3% (C.M. n. 26/1985).
È, tuttavia, possibile beneficiare di un risparmio d’imposta, se il contratto d’affitto d’azienda distingue il canone riferibile alla parte immobiliare rispetto a quello relativo alla parte restante del complesso aziendale ...