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ECONOMIA & SOCIETÀ

Un euro troppo forte compromette la ripresa

Anche se la Fed dovesse rivedere al ribasso le stime sul PIL, la ripresa Usa appare solida, mentre quella europea è ancora troppo fragile

/ Stefano PIGNATELLI

Sabato, 26 ottobre 2013

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Le nuove buste paga di settembre create negli Usa (148 mila) hanno deluso le attese (180 mila): deludono, in particolare, il settore privato e quello manifatturiero, mentre meglio del previsto fa il settore pubblico. Il tasso di disoccupazione tuttavia scende dal 7,3% al 7,2% (previsioni 7,3%).

Il tasso di disoccupazione è uno degli obiettivi della Fed, che, in un primo momento, aveva indicato nel livello del 6,5% per poi, nell’ultima riunione, sfumare questo target affermando che non ci sono “numeri magici”. La Fed nell’ultimo periodo si è prodigata per ridimensionare i timori che la progressiva riduzione del tasso di disoccupazione sia dovuta al calo del tasso di partecipazione (segui tassi, rendimenti governativi, costo del funding, spread su finanziamenti su www.aritma.eu ...

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