IVA e fallimento: chiarimenti e precisazioni
In caso di svalutazione integrale del credito può essere opportuno indicare la futura possibilità di recupero IVA
Con riferimento a “IVA e fallimento, confermata la prevalenza del bilancio” pubblicato ieri, corre l’obbligo di precisare che si trattava di un quesito posto nel corso di Telefisco 2014 e non, come originariamente indicato, di una risposta ufficiale da parte dell’Agenzia delle Entrate; ribadiamo però la correttezza dell’impostazione contabile proposta e cogliamo l’occasione per ritornare brevemente sul tema.
Come noto, nella prassi, a seguito del fallimento del cliente sono adottate le seguenti impostazioni:
- svalutazione del credito ad accezione della parte rappresentata dall’IVA, che sarà successivamente recuperabile alla chiusura della procedura fallimentare;
- svalutazione dell’intero ammontare del credito con successiva rilevazione