Scioglimento «fai da te» delle società di comodo
Senza norme agevolative percorso difficile ma non impossibile, soprattutto per chi ha in passato affrancato il saldo attivo di rivalutazione
Più società si ritrovano a dover sostenere ingenti costi derivanti dall’adeguamento al reddito minimo delle società di comodo; tra queste, le società maggiormente penalizzate sono quelle che hanno rivalutato gli immobili nel 2008 con efficacia anche ai fini fiscali, per le quali nel 2013 l’ammontare di ricavi presunti si rivela spesso di gran lunga maggiore di quello dei ricavi effettivamente prodotti. Per queste imprese, una valutazione da compiere è quella sui costi di un eventuale scioglimento, in special modo nei contesti nei quali i soci possono avere un interesse ad un’intestazione diretta dei beni posseduti dalla società. In determinati casi, lo scioglimento con assegnazione dei beni, seppure non coperto da alcuna norma agevolativa, può essere effettuato con costi relativamente
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