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Cedolare secca al 10% per i contratti concordati

La bozza di decreto legge approvato ieri riduce ancora l’aliquota dell’imposta sostitutiva per i contratti a canone concordato

/ Anita MAURO

Giovedì, 13 marzo 2014

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L’aliquota della cedolare secca per i contratti a canone concordato scende ancora e, per il quadriennio 2014-2017, passare dal 15% al 10%. Lo stabilisce il DL “Misure urgenti per l’emergenza abitativa”, approvato ieri dal Governo.

La bozza di provvedimento lascia invariata, invece, l’aliquota della cedolare secca per i contratti ordinari, che è pari al 21%. A quanto risulta, non sono previsti interventi sul punto anche se la questione è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare proprio nella giornata di ieri (n. 5-02265) e il Dipartimento delle Finanze ha stimato che un eventuale aumento dell’aliquota “ordinaria” della cedolare secca, dal 21 al 23% comporterebbe un incremento di gettito pari a 103 milioni di euro su base annua (ipotizzando

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