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IMPRESA

I «segnali d’allarme» condannano amministratori non esecutivi e sindaci

La prova della ricorrenza della rappresentazione dell’evento, in termini di probabilità, può aversi con la dimostrazione della percezione di tali segnali

/ Maurizio MEOLI

Mercoledì, 23 luglio 2014

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La Cassazione, nella sentenza n. 32352 di ieri, relativa al caso Parmalat, si sofferma, tra l’altro, sui principi che governano la responsabilità penale degli amministratori non esecutivi (e dei sindaci). Sulla questione, un primo rilevante intervento è rappresentato dalla sentenza n. 23838/2007. In tale pronuncia la Suprema Corte ha rilevato come la riforma del diritto societario abbia modificato il quadro dei doveri di chi è preposto alla gestione della società. In particolare, da un lato, è stato introdotto l’obbligo di agire informato e, dall’altro, l’obbligo di ragguaglio informativo sia in capo al presidente del CdA che in capo agli amministratori delegati, i quali, con la periodicità fissata dallo statuto e, in ogni caso, almeno ogni sei mesi, devono fornire ...

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