Informazioni raccolte con strumenti di lavoro utilizzabili a fini disciplinari
Non è però detto che una violazione delle regole per il loro utilizzo possa sempre portare a una risoluzione del rapporto di lavoro
L’art. 23 del DLgs. 151/2015, entrato in vigore il 24 settembre 2015, ha introdotto significative modifiche alla disciplina dei cosiddetti “controlli a distanza” regolata dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori. Una norma il cui testo precedente, che risaliva al 1970, non teneva conto dell’evoluzione tecnologica, in particolare per quanto riguarda gli strumenti di lavoro in uso ai dipendenti, come computer e smartphone aziendali, che si prestano ad un controllo dell’attività del lavoratore da parte dell’azienda.
Una modifica ha interessato il comma 1 dell’art. 4 della L. 300/1970, destinato a regolare l’utilizzo degli impianti audiovisivi e degli altri strumenti dai quali derivi la possibilità di controllo a distanza dell’attività ...
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