I nuovi OIC guidano al rialzo i valori di rivalutazione
Il valore massimo è individuato dall’OIC 16 nel valore recuperabile del bene e non nel suo valore di utilizzo
Più imprese stanno iniziando a prendere in considerazione l’opportunità di rivalutare i beni d’impresa con le norme contenute nell’art. 1 commi 889-897 della L. 208/2015, nonostante l’imposizione sostitutiva risulti particolarmente gravosa.
L’operazione segue le consuete regole, delineate ormai quindici anni fa dagli artt. 10 e seguenti della L. 342/2000 e sostanzialmente ancora in vigore, in quanto espressamente richiamate. Questa disciplina si innesta, però, su una prassi contabile cambiata per effetto della revisione dell’intero impianto dei principi contabili, operata nel 2014, fatto che impone alcune valutazioni di compatibilità con le “vecchie” norme.
In linea generale, l’art. 11 comma 2 della L. 342/2000 prevede che i valori iscritti ...
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