Ancora controverso il momento in cui è efficace il diritto di recesso
Appare prevalente la soluzione, recentemente ripresa dal Tribunale di Roma, che ritiene il recesso immediatamente operativo
Nell’ambito delle società di capitali è incerto il momento a partire dal quale, in caso di esercizio del diritto di recesso, deve ritenersi venuto meno lo status di socio, con perdita dei relativi diritti amministrativi e patrimoniali.
Semplificando, secondo una prima ricostruzione occorrerebbe attendere la conclusione del procedimento di liquidazione della quota. Infatti, qualora la società adottasse una delibera uguale e contraria a quella che ha determinato il recesso, lo stesso sarebbe di fatto inefficace. Il che indurrebbe a ritenere che, nel periodo intercorrente fra la dichiarazione di recesso e la concreta liquidazione della quota, il recedente conservi lo “status socii”, con la possibilità di esercitare in questo periodo tutti i diritti ad esso spettanti sia di tipo ...