Commercialisti scettici sul nuovo contratto di prestazione occasionale
La disciplina appena entrata in vigore non convince la categoria. A breve un documento con tutte le criticità
La disciplina riguardante il nuovo contratto di prestazione occasionale, entrata in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della L. 21 giugno 2017 n. 96 (di conversione del DL 50/2017), non convince i commercialisti, soprattutto se rapportata ai vecchi voucher.
Quella abrogata, spiega Vito Jacono, membro del Comitato direttivo della Fondazione ADR commercialisti con delega all’area lavoro, era una “normativa semplice, che non imponeva di fare altri adempimenti”.
In più, la connessione con l’aumento del lavoro irregolare era “tutta da dimostrare”, dato che “nelle tre Regioni in cui si faceva più uso di questo strumento (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, in cui si è arrivati nel 2016 al 43% dell’utilizzo complessivo, ndr) il lavoro irregolare
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