In vigore la revisione della disciplina dell’impresa sociale
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 167 di ieri è stato pubblicato il DLgs. 3 luglio 2017 n. 112, di revisione della disciplina in materia di impresa sociale.
Il decreto, che entra in vigore a partire da oggi, è attuativo della legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale (L. 6 giugno 2016 n. 106).
Il provvedimento intende colmare le lacune in materia di impresa sociale, relative soprattutto al regime fiscale, e rimuovere le principali barriere al suo sviluppo, rafforzandone il ruolo nel Terzo settore, anche in chiave di sistema.
Possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutti gli enti privati, inclusi quelli costituiti in forma societaria, che esercitano in via stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle loro attività.
L’impresa sociale rimane dunque una qualifica che enti costituiti in una qualsiasi forma giuridica (associazione, fondazione, società, cooperativa) possono assumere se rispettano le diverse norme di qualificazione dettate nel decreto, ferma restando la qualificazione di diritto come impresa sociale prevista dalla legge delega per le cooperative sociali e i loro consorzi.
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