Detrazione IVA, superate le criticità immediate ANC e Confimi Industria chiedono di cambiare la norma
Riconoscendo che l’esercizio del diritto alla detrazione IVA è subordinato a una doppia condizione, ossia non soltanto all’esigibilità dell’imposta, ma anche al requisito formale del possesso della fattura d’acquisto, l’Agenzia delle Entrate consente di superare, in gran parte, le criticità derivanti dalle novità introdotte con il DL 50/2017, che ha anticipato il termine ultimo per l’esercizio della detrazione stessa.
Per tale ragione, con una nota congiunta diffusa ieri, l’Associazione nazionale commercialisti (ANC) e la Confederazione dell’Industria manifatturiera italiana dell’impresa privata (Confimi Industria) hanno espresso “totale apprezzamento” per i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 1/2018.
Proprio ANC e Confimi Industria, nel mese di maggio 2017, avevano presentato una denuncia alla Commissione UE, ritenendo che le nuove disposizioni in materia di detrazione IVA e registrazione delle fatture, contenute nei riformulati artt. 19 e 25 del DPR 633/72, violassero i principi di effettività, proporzionalità e neutralità dell’IVA, rendendo eccessivamente difficile la detrazione dell’imposta a credito.
D’altronde – si evidenzia nella nota – un’interpretazione restrittiva delle nuove norme non avrebbe comunque consentito di raggiungere l’obiettivo dell’allineamento tra i flussi di fatturazione attiva e passiva ai fini dello “spesometro”.
Ora, però, l’appello viene nuovamente rivolto al legislatore: le associazioni dichiarano di essere disponibili a ritirare la denuncia presentata alla Commissione Ue, purché le norme in discussione siano modificate alla luce dell’interpretazione fornita dall’Agenzia delle Entrate, la quale si fonda, a sua volta, sui principi della giurisprudenza comunitaria.
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