Lo sforzo per aumentare l’adempimento spontaneo agli obblighi tributari piace alla Ue
La Commissione europea ha riconosciuto che i dati a consuntivo dei conti pubblici 2017 dell’Italia sono in linea con il percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine e ha apprezzato l’adozione e l’implementazione di numerose riforme orientate alla crescita.
“Tra queste – si legge nel comunicato diffuso dal MEF ieri per informare della proposta di raccomandazioni presentate dalla Commissione e trasmesse al Consiglio Ecofin –, lo sforzo di aumentare l’adempimento spontaneo agli obblighi tributari e migliorare il contrasto alla corruzione, la riforma del settore bancario e la gestione delle sofferenze, la riforma del bilancio con l’introduzione della revisione strutturale della spesa, i miglioramenti nella giustizia civile e il piano anti-povertà”.
Al Consiglio Ecofin spetterà poi l’adozione formale. Per quanto riguarda l’Italia, sulla gestione delle finanze pubbliche e in particolare per la velocità di riduzione del deficit e del debito la valutazione della Commissione conferma la validità della strategia del “sentiero stretto” proposta dal Governo italiano, volta a perseguire migliori tassi di crescita pur mettendo in sicurezza i conti pubblici.
Alla luce delle considerazioni emerse e a fronte della valutazione del Programma nazionale di riforme nonché del Programma di stabilità che il Governo ha predisposto a legislazione vigente, la Commissione, spiega sempre il MEF, ha elaborato per l’Italia quattro raccomandazioni per il 2019:
- garantire un aumento della spesa primaria nominale non superiore allo 0,1%, corrispondente a un aggiustamento strutturale del disavanzo pari allo 0,6%;
- ridurre la durata dei processi civili e aumentare il contrasto alla corruzione, anche attraverso una piena implementazione del nuovo ordinamento sulle società partecipate da soggetti pubblici;
- continuare all’attuale passo il processo di riduzione dello stock di crediti in sofferenza e sostenere la ristrutturazione dei bilanci delle banche;
- migliorare l’implementazione della riforma delle politiche attive del lavoro, incoraggiare la partecipazione femminile, aumentare gli investimenti in capitale umano.
Tra le raccomandazioni all’Italia non figura, invece, il ricorso a ulteriori misure di correzione dei conti pubblici da adottare nel corso del 2018.
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