ACCEDI
Mercoledì, 14 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

La gestione disordinata della contabilità non fonda il dolo eventuale

Per il reato di indebita compensazione è necessaria la rappresentazione effettiva della condotta illecita

/ Maria Francesca ARTUSI

Sabato, 9 giugno 2018

x
STAMPA

download PDF download PDF

Il delitto di indebita compensazione previsto dall’art. 10-quater del DLgs. 74/2000 richiede la prova della coscienza e volontà dell’omissione del versamento delle somme dovute all’Erario, utilizzando in compensazione crediti che si sa non essere spettanti o esistenti, rappresentandosi altresì il superamento della soglia di punibilità di 50.000 euro annui.

Si tratta di un dolo generico, che ammette, in astratto, la possibile rilevanza del c.d. “dolo eventuale” rispetto all’integrazione della fattispecie. Quest’ultima forma di elemento soggettivo non è normativamente definita ed è oggetto di un grande dibattito, prestandosi a divenire uno strumento di rilevanza (o di maggiore rilevanza) penale rispetto a condotte che si pongono al confine tra dolo e colpa.

...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU