Dal Consiglio dell’Ue via libera all’aliquota IVA ridotta per le pubblicazioni elettroniche
Con un comunicato stampa di ieri è stato reso noto che il Consiglio dell’Ue ha adottato una direttiva al fine di allineare le norme IVA previste per le pubblicazioni elettroniche e fisiche. Gli Stati membri potranno applicare aliquote inferiori a quella standard anche per le pubblicazioni elettroniche (es. e-book).
La direttiva è frutto dell’accordo politico raggiunto dall’ECOFIN il 2 ottobre 2018. È modificata, in particolare, l’attuale formulazione della direttiva 2006/112/CE nella parte in cui prevede che solo le pubblicazioni su supporto fisico possono beneficiare di aliquote IVA diverse da quella standard, mentre per le pubblicazioni elettroniche si applica l’aliquota IVA standard non inferiore al 15%. Anche per queste ultime, dunque, sarà possibile prevedere aliquote IVA ridotte, nonché super ridotte o pari a zero negli Stati membri i quali già applicano tali aliquote alle pubblicazioni su supporto fisico.
Le nuove norme saranno applicate su base temporanea in attesa di un nuovo sistema IVA che riconoscerà agli Stati membri, fra l’altro, maggiore flessibilità nel fissare le aliquote.
La novità è di particolare interesse per l’Italia, che ha già previsto l’applicazione dell’aliquota IVA del 4% (n. 18 della Tabella A, parte II, allegata al DPR 633/72) a giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici identificati da codice ISBN o ISSN e veicolati attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica (art. 1 comma 667 della L. 190/2014).
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