La prescrizione tributaria non ha effetti sul profitto confiscabile
Il sequestro può essere mantenuto finché permane l’indebito arricchimento derivante dall’azione illecita, che cessa con l’adempimento dell’obbligazione
La confisca penale, anche per equivalente, ha una sua precisa e autonoma configurazione, connessa al profitto del reato tributario e, solo indirettamente, alla pretesa fiscale, restando indifferente che l’obbligazione tributaria sia estinta per cause diverse dal suo corretto adempimento, unica ragione, questa ultima evenienza, atta a impedire la duplicazione coattiva del prelievo.
Così ha concluso la Cassazione con la sentenza n. 4236 depositata ieri, decidendo in merito a un ricorso avente a oggetto il provvedimento di sequestro per equivalente di beni, intestati a persone giuridiche e persone fisiche, per reati tributari, in particolare concernenti false fatturazioni.
I ricorrenti avevano sostenuto la non corretta applicazione, nel caso di specie, del regime del doppio dei termini, con ...
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