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IL PUNTO / OPERAZIONI STRAORDINARIE

La stabile in Italia del soggetto estero post fusione incide sulle perdite del residente

Le regole sull’utilizzo delle perdite fiscali del soggetto fuso o incorporato in un non residente cambiano a seconda della presenza o meno della S.O.

/ Enrico ZANETTI

Martedì, 23 aprile 2019

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In sede di fusione transfrontaliera, l’utilizzo delle perdite fiscali pregresse, da parte del soggetto residente che viene fuso o incorporato in un soggetto non residente, è disciplinato anzitutto dall’art. 166 comma 6 del TUIR, il quale distingue a seconda del fatto che, post fusione, rimanga o meno una stabile organizzazione in Italia del soggetto non residente risultante o incorporante.

Se post fusione non rimane una stabile organizzazione in Italia del soggetto non residente risultante o incorporante, le perdite fiscali conseguite dal soggetto residente fino al perfezionamento della fusione:
- in primo luogo, sono utilizzate in compensazione con il reddito dell’ultimo periodo di imposta prima del perfezionamento della fusione, senza applicazione del limite di cui all’art. ...

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