Indennità per licenziamento illegittimo in crescita con la discrezionalità
Nella maggior parte dei casi la sentenza n. 194/2018 della Consulta ha avuto forti ripercussioni sulla quantificazione
Con la sentenza n. 194 dell’8 novembre 2018, la Corte Costituzionale ha indubbiamente inciso sul sistema di tutele del licenziamento previste dal DLgs. 23/2015 (c.d. Jobs Act) per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015, caratterizzato da un risarcimento crescente sulla base del solo dato dell’anzianità di servizio.
Sul punto, si ricorda che l’art. 3 di tale decreto, così come modificato dal DL 87/2018 (convertito in L. 96/2018), in presenza di licenziamento illegittimo – salvo casi estremamente residuali di applicazione della reintegra – prevede la condanna del datore di lavoro al pagamento di un’indennità risarcitoria pari a 2 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio, partendo da un minimo di 6 e fino
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