Sconti per la moneta elettronica ma non per camuffare l’aumento dell’IVA
Sta filtrando l’idea di lasciar crescere le aliquote prevedendo un incentivo solo su pagamenti elettronici e per specifiche categorie di beni e servizi
Evitare l’aumento delle aliquote IVA dal 1° gennaio 2020 è un impegno solenne che le forze politiche che sostengono il Governo hanno assunto in sede di sua formazione, ma i 23,2 miliardi di euro cui corrisponde l’integrale sterilizzazione degli aumenti stanno diventando, come era prevedibile, una montagna sempre più difficile da scalare a ogni giorno che passa.
Per quanto solenne, è un impegno difficile come mai lo è stato in passato: lo scorso anno il disinnesco degli aumenti IVA aveva richiesto 12,5 miliardi (la metà) e negli anni precedenti mai più di 15,7 miliardi.
Già l’Esecutivo precedente, tra una smentita e l’altra, aveva fatto filtrare ipotesi di “aumenti selettivi” dell’IVA, ossia ipotesi di spostamento di alcune categorie di beni e servizi
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