Specialità reciproca tra infedeltà patrimoniale e appropriazione indebita
L’ambito di interferenza tra le due fattispecie è dato dalla comunanza dell’elemento costitutivo della deminutio patrimonii e dell’ingiusto profitto
La Cassazione, nella sentenza n. 40446/2019, ha precisato che, per la sussistenza del reato di infedeltà patrimoniale (di cui all’art. 2634 c.c.), occorrono:
- la ricorrenza, in capo all’amministratore, di un interesse in conflitto con quello della società;
- la “deliberazione” di un “atto di disposizione” di beni sociali;
- un evento di danno patrimoniale intenzionalmente cagionato alla società amministrata;
- il fine specifico – in capo all’agente – di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o altro vantaggio (cfr. Cass. n. 37932/2017).
Si tratta, infatti, di un reato d’azione con evento di danno nel quale la condotta materiale consiste nel compiere o concorrere a deliberare “atti di disposizione” di beni sociali.
Le norme incriminatrici ...
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