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LAVORO & PREVIDENZA

Licenziamento ritorsivo quando non sussiste il motivo addotto dal datore

Per la Cassazione, ha pesato anche la vicinanza temporale tra rifiuto della dipendente di sottoscrivere un accordo e intimazione del licenziamento

/ REDAZIONE

Mercoledì, 4 dicembre 2019

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 31527, pubblicata ieri, è tornata a occuparsi di licenziamento ritorsivo, confermando la statuizione emessa dai giudici di merito in relazione al caso di una lavoratrice, addetta all’ufficio del personale di una società, formalmente licenziata per giustificato motivo oggettivo.

In particolare, il datore di lavoro aveva posto a giustificazione del recesso intimato la necessità di sopprimere la posizione lavorativa della dipendente a causa di un calo del fatturato in un momento di crisi aziendale, con l’obbiettivo di ridurre i costi e gestire in modo maggiormente efficiente l’azienda.
Il licenziamento era stato intimato alla prestatrice dopo solo un giorno dal rifiuto dalla stessa avanzato di sottoscrivere un verbale di conciliazione ...

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