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Primo via libera per l’attuazione delle novità IVA Ue sui servizi elettronici

/ REDAZIONE

Venerdì, 24 gennaio 2020

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Nella riunione di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare lo schema di DLgs. per l’attuazione delle novità IVA in materia di commercio elettronico introdotte dalla direttiva 2017/2455/Ue.

Il decreto è volto ad attuare le sole disposizioni contenute nell’art. 1 della direttiva citata, che riguardano, in particolare, la modifica delle regole di territorialità IVA stabilite per i servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione e per i servizi elettronici resi nei confronti di privati, introducendo una soglia annua di 10.000 euro entro la quale tali servizi si considerano territorialmente rilevanti nello Stato membro in cui il prestatore è stabilito anziché nello Stato membro del committente (art. 58 della direttiva 2006/112/Ce).
Resta ferma, però, per il prestatore, la possibilità di optare per l’applicazione dell’IVA nello Stato del destinatario.

Ulteriori novità riguardano, poi, le modalità di fatturazione dei predetti servizi per i soggetti che hanno aderito al regime del MOSS, in quanto è stabilito che tali soggetti, dal 2019, certificano le prestazioni in parola, ai fini IVA, in base alle disposizioni dello Stato membro nel quale essi sono identificati.

Si ricorda che il recepimento della direttiva 2017/2455/Ue giunge tardivamente, in quanto le disposizioni richiamate sono in vigore dal 1° gennaio 2019 (per tale ragione, la Commissione Ue ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano; si veda “Via libera alla delega per l’IVA sui servizi elettronici” del 2 ottobre 2019).

Si segnala, infine, che nel corso della riunione di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame definitivo il disegno di legge di delegazione europea 2019, che delega il Governo, fra l’altro, al recepimento della direttiva 2018/1910/Ue, la quale ha introdotto, con decorrenza dal 1° gennaio 2020, alcuni elementi di modernizzazione nell’attuale sistema degli scambi intracomunitari ai fini IVA.

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