Frode informatica da precisare
La fattispecie rischia di sovrapporsi con il più grave reato di indebito utilizzo di carte
I confini tra le fattispecie penali non sempre si presentano nitidi. Un chiaro esempio di tale situazione si riscontra con riguardo ai reati di frode informatica, di cui all’art. 640-ter c.p., e di indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento, di cui all’art. 493-ter c.p.
Il primo punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 a 1.032 euro chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procuri a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. La pena è della reclusione da due a sei anni e della multa da 600 a 3.000 euro se il fatto
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