Lo skipper non può essere un lavoratore domestico
Per l’INL l’attività lavorativa svolta su imbarcazioni determina l’inquadramento del lavoratore nel ruolo della gente di mare
Lo “skipper” impiegato in imbarcazioni da diporto non è inquadrabile come lavoratore domestico. Questo è quanto emerge dal parere INL n. 1366/2020 del 13 febbraio scorso, con il quale l’Ispettorato nazionale del Lavoro ha fornito chiarimenti ad un proprio ufficio territoriale, il quale si interrogava sulla possibilità di assumere tale figura lavorativa con la tipologia contrattuale del lavoro domestico.
Si ricorda che il lavoro domestico è individuato normativamente dall’art. 1 della L. 339/58, il quale definisce come addetti ai servizi personali domestici i lavoratori di ambo i sessi che prestano a qualsiasi titolo la loro opera per il funzionamento della vita familiare, sia che si tratti di personale con qualifica specifica sia che si tratti di personale adibito a mansioni
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