Agenzia fuori strada su cessioni di partecipazioni rivalutate e fusione inversa
L’orientamento delle Entrate pare giustificato solo con riguardo a un ristretto novero di casi specifici
Dopo la risposta a interpello n. 242/2020, è ormai evidente che l’Agenzia delle Entrate ha messo nel mirino dell’abuso del diritto lo schema operativo di “cessione del 100% delle partecipazioni della società target previamente rivalutate ai fini fiscali dai soci persone fisiche – fusione inversa della società veicolo acquirente nella società target” (si veda “Abusiva la fusione preceduta da cessione di quote rivalutate a una società veicolo” del 6 agosto 2020).
L’indebito vantaggio fiscale consisterebbe nel fatto che il “socio cedente invece che recedente” consegue in modo artificioso plusvalenze imponibili come redditi diversi ex art. 67 comma 1 lett. c) e c-bis) del TUIR, neutralizzabili fino a concorrenza del costo fiscalmente rivalutato ...
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