Digital tax fuori dall’ambito della Convenzione contro le doppie imposizioni
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato ieri i primi chiarimenti sull’imposta sui servizi digitali
Dopo il provvedimento attuativo del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 15 gennaio 2021 n. 13185, arrivano anche i primi chiarimenti ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 3 diffusa ieri, sulla disciplina dell’imposta sui servizi digitali, introdotta dall’art. 1 commi 35-50 della L. 145/2018 (come modificato dall’art. 1 comma 68 della L. 160/2019) ed in vigore già per il 2020.
L’imposta si applica nella misura del 3% sui ricavi derivanti da servizi digitali effettuati a favore di utenti localizzati in Italia, con l’esclusione di quelli resi “infra-gruppo”.
I soggetti passivi tenuti al pagamento dell’imposta sono le imprese o i gruppi di imprese che sviluppano un volume complessivo di ricavi non inferiore a 750
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