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IMPRESA

Nella fusione la volontà dell’assemblea degli obbligazionisti prevale su quella del singolo

La richiesta di procedere nonostante l’opposizione ha natura cautelare in corso di causa

/ Maurizio MEOLI

Lunedì, 19 aprile 2021

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La richiesta delle società coinvolte in una fusione di procedere nonostante l’opposizione di un singolo creditore (obbligazionista) si effettua in un procedimento di natura cautelare in corso di causa c.d. a parti invertite. L’approvazione della fusione da parte dell’assemblea degli obbligazionisti preclude ogni valutazione giudiziaria in ordine alla pericolosità dell’operazione per l’interesse dei creditori obbligazionisti, privando il singolo obbligazionista della legittimazione a opporsi e a ulteriormente ostacolare il compimento dell’operazione.
Ad affermarlo è il Tribunale di Milano in un’ordinanza del 21 agosto 2020.

L’opposizione alla fusione ex art. 2503 c.c. – osserva innanzitutto il giudice milanese – ha natura di giudizio contenzioso ...

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