CNDCEC: «Scelte mirate per i nuovi sostegni»
Al netto dei ristori alle imprese, le risorse disponibili grazie al nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi dovranno essere utilizzate con il “coraggio politico di fare scelte qualitative e non soltanto quantitative”. È questa la posizione del Consiglio nazionale dei commercialisti in merito ai provvedimenti legislativi all’orizzonte.
Ieri, nel corso di un’audizione sul DEF dinanzi alle Commissioni Finanze e Tesoro di Camera e Senato, il Segretario nazionale Achille Coppola ha proposto di “adottare misure di aiuto settoriale specificamente dedicate al settore turistico, con particolare riguardo alle città d’arte e alle grandi città abitualmente oggetto di grandi eventi fieristici e congressuali”.
Il meccanismo di erogazione dei ristori, secondo i commercialisti, dovrebbe prevedere l’utilizzo del “calo di fatturato come criterio per rendere agevole e rapida l’erogazione delle somme”, ma anche “l’aggancio al dato reddituale ai fini di un saldo che può essere integrativo o con obbligo di restituzione, posto che soltanto in questo modo si tiene conto delle differenti strutture di costi sottostanti al fatturato e, soprattutto, si concentra l’aiuto laddove si sono registrate vere perdite e non soltanto minori utili”.
Sarà importante, inoltre, “dare adeguato spazio a misure finalizzate all’incentivazione dell’investimento privato”, soprattutto in termini di sburocratizzazione delle vari fasi progettuali. Un’ulteriore proposta, peraltro già avanzata in passato, riguarda l’introduzione di “un vero e proprio superbonus a favore della capitalizzazione delle PMI, con particolare riguardo a quelle che hanno aumentato il proprio indebitamento con prestiti garantiti dallo Stato”.
Nel corso dell’audizione, il Segretario nazionale si è soffermato anche sulle parte del DEF in cui viene evidenziata la costante diminuzione della propensione all’evasione fiscale. “È un dato – ha commentato – che non sorprende affatto chi, come i commercialisti, opera sul campo ed ha il polso della situazione, ma è utile sottolinearlo perché ancora oggi sono in molti coloro che vanno ripetendo che l’evasione fiscale è in continuo aumento nel nostro Paese”. Si tratta, ha concluso, di una “falsità certificata”.
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