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LETTERE

La domanda di condono dovrebbe valere come titolo abilitativo per il superbonus

Giovedì, 19 agosto 2021

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Gentile Redazione,
sono rimasto stupito dal fatto che il decreto semplificazioni nulla ha previsto in merito all’accessibilità al superbonus al 110% di tutte quelle abitazioni che hanno ad oggi domande di condono edilizio aperte ma al momento non ancora esitate.

Infatti, la normativa parla di verifica del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile, e ritengo che la “semplice” domanda di condono non rientri nel novero dei titoli abilitativi alla costruzione. Detto ciò, penso che, se interpretassimo la normativa alla lettera, l’inefficienza della Pubblica Amministrazione (a Roma ad esempio, i condono del 1985 non sono stati ancora lavorati) lederebbe il diritto del singolo ad accedere ad una agevolazione fiscale da un lato e l’interesse legittimo di ognuno di noi ad avere un patrimonio immobiliare “più” efficiente.

Più corretto sarebbe (ma ritengo sia necessario un intervento al riguardo, almeno dell’Agenzia delle Entrate) ritenere la domanda di condono titolo abilitativo alla costruzione, quanto meno sino a prova contraria.

Ovviamente, nel caso in cui l’amministrazione rigettasse definitivamente la domanda di condono, sarebbe ragionevole prevedere che venga meno anche l’agevolazione fiscale, con diritto dell’erario al recupero di quanto detratto dal contribuente.


Gianluca Spada 
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma

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