Dichiarazione fraudolenta anche per il padre che registra le fatture poi usate dal figlio
La partecipazione al meccanismo fraudolento fa valere la fattispecie penale tributaria per entrambi
Concorre nel reato di dichiarazione fraudolenta di cui all’art. 2 del DLgs. 74/2000 l’ex amministratore della società che, dopo avere registrato nella contabilità sociale una serie di fatture false, fa in modo che la società si sciolga e che nomini come liquidatore il proprio figlio che, avvalendosi di tale documentazione, presenta la dichiarazione penalmente rilevante.
A stabilirlo è stata la Cassazione, nella sentenza n. 32237/2021.
Le motivazioni della sentenza partono dall’analisi della fattispecie di cui all’art. 2 del DLgs. 74/2000 – che punisce chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o l’IVA, avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indichi in una delle dichiarazioni relative a dette imposte elementi passivi fittizi ...
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